Un po’ come dottor Jekill e Mister Hide, un po’ come il sole e la luna, così la mia vita e la mia quotidianità si dividono tra l’essere un’aspirante ingegnere aerospaziale e un’apprendista attrice cercando di trovare il giusto equilibrio tra i due; che non capiti mai che un aspetto predomini sull’altro perché entrambi sono essenziali, io sono entrambi! Non ho mai considerato fare teatro, informarmi di teatro, vivere il teatro come un hobby, esso è invece una parte che mi appartiene, innata e a tratti quasi esplosiva, dirompente e del tutto esigente.

Perché il teatro?
Da sempre, con timidezza e lunghe introspezioni, il mio carattere cerca di far emergere la mia personalità. Serve un motivo ben chiaro per trovare il coraggio di esporsi, non lo si cerca ma esso arriva perché ti rappresenta. Così, un po’ per caso, mi innamoro di una delle più grandi attrici italiane e del suo Trio, Anna Marchesini. Assorbo da lei ogni insegnamento e mi prometto di provarci anche io, anche io voglio fare teatro, quel teatro. Inizio a piccoli passi, qualche piccola delusione e assaggio il sacrificio e la realtà di queste “prime volte” sul palco. Fare teatro diventa una delle mie priorità e l’esperienza alla Ruzzante ne è la conferma. In scena mi piace essere comica ed introspettiva ma la sfida è quella di un mutamento continuo in un incalzarsi di aspettative.